Trento e Bolzano 2014

 

SCHEDA TECNICA DELLA GITA

  • Intinerario: Perugia – P.S.Giovanni – Roma – Svincolo A1 Orte – S.Nicolò di Celle – Trento – Pergine – M. Bondone – Bolzano – Trento – Rovereto – Lago di Cei – Trento – Rovereto – Perugia
  • Mezzo:  Multipla di Gesù
  • Presenti: 68, Gesù, Splendente, Vecchio, Prete, Tribbio.
  • Opera:  Mostra d’Arte Minimale
  • Servizio fotografico

Appunti di viaggio

31/5: partenza ore 13.30 da casa di Gesù. Ristorante Manzoni chiuso (cominciamo bene…), si dirotta su ristorante steakhouse sempre in via Manzoni a P.S.Giovanni per pranzo di inizio gita con Prete. Trasferimento verso Roma, dove si visita il museo MAXXI (poche opere degne di nota: film San Siro, proiezione di film balinese del 1933, etc.; una mezza schifezza). Si riparte verso nord e, grazie alle notizie del sito “Due Spaghi”, si riesce a fare una cena torcolissima in un ristorante per camionisti ciechi e ageusici nei pressi di Orte (di fronte allo svincolo A1). Prelevato Prete alle 2.00 (dopo ovvi disguidi e fraintendimenti del tipo “Io stavo aspettando voi-Noi stavamo aspettanto te”) e si parte alla volta di Trento col programma di trascorrere la notte in viaggio.

1/6: Arrivo a Trento ore 6.30, bar ancora chiusi e/o senza fornitura. Gesù, stravolto dal viaggio notturno, fa la pipì al primo colpo in un bagno pubblico sconosciuto. Breve passeggiata con conferenza ambulante sui guasti del comunismo come dottrina antropologica. Su indicazione di autoctoni ci si porta in quel di Pergine Valsugana per la spesa al centro commerciale, dove troviamo gente anche più torcola di noi in fila coi carrelli davanti alle saracinesche ancora chiuse; classica spesa demenziale e nuovo trasferimento a Trento, per salire all’Hotel Monte Bondone a mezzo di comoda mezz’ora di strada,  a 17 km di curve dalla città. Si prende possesso delle camere e, con proditoria azione di Splendente, queste vengono assegnate in pochi secondi e senza la tradizionale estrazione: insieme alla perfetta scansione oraria delle attività, l’efficienza dell’organizzazione e la costante presenza in orario di apertura di tutti i posti visitati, questo evento non manca di gettare una luce sinistra sull’intera gita (presagio funesto che tuttavia verrà ben presto spazzato via da luminose torcolate di lì a venire). Previo pic-nic di mezzogiorno (in pieno stile nordico) a Sardagna, in terrazza belvedere vicino ad ex gabbia per orsi (abbandonata dal 1984, anno in cui sono morti gli esemplari che erano lì custoditi a cura della Provincia Autonoma di Trento – fonte Tribbio), si giunge a Bolzano per la visita al MUSEION (anche qui tutta roba minimale di scarso interesse; degni di nota giusto l’opera con fili e pendolini magnetici e poco altro). Passeggiata per Bolzano, con ispirazione artistica e successivo approvvigionamento di matite, alcuni fogli ed abbondanti gomme da cancellare. Cena in birreria bolzanina e successivo rientro in albergo, dove si tiene una sessione di creazione di opere minimali e successiva illustrazione delle stesse (previa estrazione dell’ordine di esposizione), cui segue una votazione che – evidentemente per la prima volta senza brogli o complotti comunisti – vede vincitrice l’opera di Gesù (“Da Arianna a Penelope, dal filo alla tela, da Marrakesh a Compostella”); a causa dell’inaspettato risultato, il comitato organizzatore decide quindi di realizzare anche le altre opere non vincitrici. (Vedi tutti i bozzetti minimalisti).

2/6: Colazione in albergo e trasferimento nel quartiere di Trento ideato da R. Piano e che ospita anche il MUSE, ambita meta primaria del viaggio di quest’anno. Purtroppo, a causa della grande affluenza di visitatori nella giornata festiva, la coda per l’ingresso è molto lunga e si decide perciò di rimandare la visita all’indomani. Intanto – non senza aver abbondantemente disquisito sulle criticabili scelte progettuali di Piano e sull’assenza della chiesa parrocchiale nel nuovo quartiere – si opta per anticipare ad oggi la visita a Rovereto, località individuata per una tappa del viaggio in ragione della sua vicinanza al Lago di Cei. Mentre si attende di salire al celebre lago per il tradizionale pic-nic, si ammazza il tempo visitando il MART, pregustando finalmente la visione di capolavori dell’arte moderna italiana… i quali sono stati rimossi per far posto ad una mostra di pressocché inutili artisti contemporanei che a quanto pare manco sanno disegnare! Ci si consola con un paio di mostre temporanee (una di ridicole opere di propaganda degenerata e immorale, l’altra di ordinati ed eleganti esempi di opere di un gradevole gusto del bel tempo che fu, quando i treni arrivavano in orario) e, soprattutto, con l’eccitante scampagnata al Lago di Cei, dove si mangia e passeggia, non senza aver interagito con la fauna locale (folaghe, gallinelle d’acqua, umani trentini con prole, etc.). Rientro in albergo per meritato riposo e una birra in ozio, con tradizionale messa a giro di Splendente e dei suoi disordini psichici. Tentata cena a Sardagna e poi discesa a Trento, dove si cena in birreria. Pioggia e vari stranimenti da sonno inducono a chiudere la serata in breve, ma non prima di una piccola esplorazione del Monte Bondone fino al passo.

3/6: Ancora colazione in albergo e poi discesa a Trento per iniziare l’acquisto dei materiali per le opere; si inizia la realizzazione di quella di ’68 (“Destin-Attori”), con l’acquisto di francobolli e cartoline, la redazione delle stesse e la spedizione, mentre per quella di Prete (“Torcolore”) e per quella di Gesù si dovrà attendere il rientro a PG. Ci si porta quindi in zona MUSE, ambita meta primaria del viaggio di quest’anno. Purtroppo, a causa della grande e indomabile nostra torcolità, si decide di non visitarlo e di far rotta piuttosto su Rovereto, al fine di effettuare il pic-nic presso il parco pubblico intravisto ieri, peraltro dotato non solo di ottimi tavolini coperti, ma anche di comodi ed eleganti servizi igienici in attiguo edificio di pregio. Il pic-nic si svolge tra studenti vocianti in uscita da scuola, genitori con bambini che fanno i compiti e giovani promesse del calcio che si allenano. Si riprende la strada di casa, dove si giunge prima di cena.

Note eno-gastronomiche – Pic-nic: Ristorante steak house – P.S.Giovanni (pizzaburger, strozzapreti con fave e pancetta, umbricelli con tartufo: insignificante). Ristorante Tevere – Orte (menù “a la carte”: spaghetti o tagliatelle, carne, verdura e patate: ineffabile). Birreria Hopfen & Co. – Bolzano (gulash con canderlo, filetto maiale, maiale e patate, birra del locale: interessante). Birreria Pedabena – Trento (gulash con canederlo, carrè maiale, crauti, etc.: mediocre; unico elemento di interesse la birra in barile da 5 lt.). Pic-nic a Sardagna, Lago di Cei, Rovereto (salumi di cervo, di bovino e suino, wurstel, luganica, lardo; formaggi freschi e stagionati; nervetti, mostarda, senapi e maionese; vari tipi di pane; strudel, ciambella, panetto morbido, dolcetti tipo sbrisolona e morbido con pinoli, uvetta e canditi).

2 risposte a Trento e Bolzano 2014

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