N’è che ‘nel voglio fa, è che ‘n c’ho voglia.

Celeberrimo motto schiaffelliano – assurto a slogan dei movimenti antisfibramento di tutto il mondo – generalmente utilizzato in risposta a richieste di effettuare un qualche movimento o lavoro o piccolo piacere. Il suo significato è: “Grazie della tua richiesta, mi rincresce di non poterla al momento soddisfare e non già per cattiva volontà nei tuoi confronti, ma per assoluta impossibilità, da ascriversi ad una momentanea defaillance del sistema nervoso periferico volontario e del sistema degli Emisferi Cerebrali Superiori, con particolare riferimento ai lobi frontali”; alcuni esegeti tuttavia ritengono che traduzioni più sbrigative quali: “Non ci penso lontanamente” e “Manco morto!” siano più aderenti allo spirito del suo ideatore.
Va inoltre segnalata, sempre dello stesso autore, l’analoga espressione “speculare” cioè utilizzata per richiedere schiaffellianamente una prestazione (in genere alla persona che siede a fianco): “Senza che me alzo io…”, espressione anch’essa animata dal più genuino spirito antisfibramento.

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