Si tratta della più importante e tecnicamente complessa opera artistica fino ad allora mai realizzata dai Torcoli (si dovrà arrivare al 2008, quando verrà messa in cantiere “Spina è veramente lontana da New York”, per toccare di nuovo analoghe vette di difficoltà e perfezione). La produzione, effettuata su pellicola super 8 con audio in presa diretta e successivamente montata su moviola tradizionale, ha coinvolto numerose persone, addirittura con preziosi camei di personaggi insospettabili, e le ristrettezze di budget (compresa la scarsità di pellicola, come nel caso di illustri antesignani neorealisti, uno su tutti “Roma città aperta”) non nuocciono alla ricchezza dei contenuti né alla finezza della costruzione psicologica dei personaggi, anzi conferiscono alla narrazione un’asciuttezza ed un’essenzialità di racconto pienamente funzionali al tema del film, quello del ricordo, nelle sue molteplici declinazioni (ma tutte più o meno torcole…).
La prima (e unica) proiezione pubblica dall’originale su pellicola, si è svolta presso l’abitazione di Splendente (cui l’opera è dedicata) nel dicembre 1996.
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