Viaggio Garfagnana 2023

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    Ho scaricato da un sito un itinerario con i luoghi interessanti e tre percorsi di trekking. Leggete e commentate.
    Garfagnana, terra ricca di borghi medievali, imponenti fortezze, spettacolari grotte e riserve naturali. Quali sono le mete assolutamente imperdibili:
    Partendo dal St. Mauritius hotel, attraverso l’autostrada, ci dirigiamo in direzione Lucca. Una volta raggiunta, proseguiamo verso la Garfagnana e la nostra:

    PRIMA FERMATA: il celebre Ponte della Maddalena, meglio conosciuto come Ponte del Diavolo che collega le sponde del fiume Serchio. Eretto nel XIV secolo per volere della contessa Matilde di Canossa in prossimità di Borgo a Mozzano, a causa dell’opera ingegneristica che a molti coevi del tempo parve di impossibile realizzazione, fu attribuita al diavolo.

    SECONDA FERMATA: Da lì, deviamo verso l’orrido di Botri, una spettacolare gola calcarea situata alle pendici dei Monti Tre Potenze e Rondinaio. Le pareti impervie e scoscese, che offrono un luogo ideale per far nidificare le aquile, sono scavate dalle acque dei torrenti Mariani e Ribellino, le quali si congiungono dando vita al Rio Pelago. La riserva è aperta da giugno a settembre.

    TERZA FERMATA: Un castello e, attorno ad esso, delle mura protettive: questa è la conformazione di Barga, considerato da Pascoli come il proprio paese adottivo. Due sono gli ingressi che sono sopravvissuti fino ad oggi, quello di Porta Reale e quello di Porta Macchiaia. La città, nel corso del Medioevo, era molto conosciuta per la produzione locale di fili di seta, grazie alla presenza di mulini che sfruttavano l’energia idrica dei ruscelli circostanti. Parte della produzione era poi esportata verso le città circostanti, fra le quali anche Firenze. Imperdibili sono gli edifici storici del centro, come Palazzo Balduini, Palazzo Angeli, Palazzo Pancrazi e Palazzo Podestà; non da meno sono le chiese, quella del Santissimo Crocifisso e quella della Santissima Annunziata, all’interno delle quali sono conservate delle prestigiose opere d’arte. Anche il Duomo, noto come collegiato di San Cristoforo e fra i migliori esempi di architettura romanica della Toscana, costituisce un elemento di primario interesse, insieme alla Casa Pascoli e al Teatro dei Differenti, all’interno del quale lo scrittore pronunciò il suo discorso in favore della Guerra Libica.

    QUARTA FERMATA: Altra tappa è Gallicano, a cui fu dato il nome di un soldato romano, “Cornelio Gallicano”, anche se, il paese che ammiriamo noi oggi, risale senza dubbio all’epoca medievale. Circondato da due cinta murarie, l’una di origine medievale, l’altra di origine rinascimentale, l’edificio più antico è la Pieve di San Jacopo, con una straordinaria facciata romanica. All’interno, una Madonna col Bambino e Santi in terracotta della bottega dei Della Robbia contribuiscono a rendere un vero gioiello l’edificio. Lungo il Torrente Turrite, in prossimità di Vergemoli, trova spazio l’Eremo di Calomini, un santuario quasi interamente scavato nella roccia. L’origine del santuario è avvolta da un affascinante mistero. Infatti, la leggenda narra che sia stata l’apparizione mariana a una giovane pastorella di Campolemisi, attorno all’anno mille, ad aver ispirato questa costruzione. L’edificio è uno dei pochi esempi di costruzione rupestre in Garfagnana. Un tempo custoditi dagli eremiti di Calomini, è oggi sotto la guida dei frati cappuccini di Lucca.

    QUINTA FERMATA: La Grotta del Vento è una delle più spettacolari grotte carsiche appartenenti alle Alpi Apuane, che si snoda in un sistema di caverne attraverso la Pania Secca. Situata circa 500 metri sopra il livello del mare, la conformazione attuale è stata creata dalla pioggia e dalla neve che hanno penetrato la roccia. La grande quantità di diossido di carbonio presente nella zona, si è piano piano mescolata con la roccia calcarea, dando così vita a tutte le bizzarre forme di erosione presenti al suo interno, che contribuiscono alla sua notorietà. Per arrivare alla Grotta, è necessario percorrere una strada di montagna che parte da Gallicano.

    SESTA FERMATA: Vicino a Gallicano, Castelnuovo di Garfagnana è un borgo famoso ai più per la Rocca Ariostesca, divenuto negli anni vero e proprio simbolo del paese. L’imponente struttura difensiva risale al XII secolo, la quale fu successivamente ampliata con l’aggiunta della torre, della terrazza e della porta che circoscriveva l’accesso alla città. Il nome della costruzione che domina Piazza Umberto I deriva dal famoso poeta italiano Ludovico Ariosto, il quale governò nelle provincie della Garfagnana dal 1522 al 1525. Un altro oggetto di notevole interesse da parte dei turisti che visitano Castelnuovo di Garfagnana è senza ombra di dubbio il Duomo, il quale custodisce una preziosa Pala di San Giuseppe e un Cristo Nero. Anche il vicinissimo Teatro Alfieri, inaugurato la sera del 22 agosto 1860 con il melodramma “La Straniera” di Vincenzo Bellini, offre l’occasione per una piacevole immersione all’interno della longeva tradizione del teatro.

    SETTIMA FERMATA: Proseguiamo verso il borgo medievale di San Romano che conserva ancora oggi lo scheletro originario, con fitte palazzate fuse le une con le altre. Nel centro del paese si trovano antichi archi, volte e numerosi cunicoli che conservano intatto il fascino di un tempo, dedicati ai santi del luogo o alla beata Vergine. Merita di essere visitata la Fortezza medievale di Verrucole che, tra i suoi ospiti più celebri, ebbe il grande poeta Ariosto, il quale fu responsabile anche di alcuni interventi di restauro in suo favore.

    OTTAVA FERMATA: Tra i comuni di San Romano, Piazza al Serchio, Sillano e Villa Comedina, si snoda il Parco dell’Orecchiella, un’interessante riserva di cinque ettari popolata di rigogliosi faggi, fiorenti castagni, floridi pini e abeti prosperanti. Una ricca varietà di flora si sposa con una fauna altrettanto variegata: camminando lungo i sentieri del parco, non è affatto difficile imbattersi in cervi, mufloni e cinghiali, doverosamente sorvegliati da falchi e aquile reali che, non di rado, spiccano il volo sul parco.

    NONA FERMATA: Il Lago di Vagli, situato nel comune di Vagli Sotto in provincia di Lucca nelle Alpi Apuane, è stato creato artificialmente con lo sbarramento del Torrente Edron nel 1947 e la conseguente costruzione di una diga elettrica. I lavori della diga sono stati portati a temine nel 1948, con un susseguente innalzamento del livello dell’acqua a 92 metri, fattore che ha causato la sommersione di alcuni borghi circostanti. Il principale era Fabbriche di Careggine, piccolo borgo di fabbri e ferrei bresciani, fondato nel XIII secolo. A ogni svuotamento del lago (l’ultima volta è accaduto nel 1994), il paese riemerge.

    DECIMA FERMATA: Accingendosi per il rientro verso Forte dei Marmi attraverso le Alpi Apuane percorrendo la Strada Provinciale 13, facciamo un’ultima sosta ad Isola Santa, un piccolo paese situato sulle Alpi Apuane. Probabilmente fondato come ospizio nel Medioevo, questo borgo è oggi un albergo diffuso. Isola Santa si affaccia sull’omonimo lago artificiale, le cui acque hanno sommerso parte del paese stesso, che torna a riaffiorare in occasione del suo svuotamento. Secondo alcune ricerche condotte dall’università di Pisa sul finire del secolo scorso, sembra certo che, un tempo, questo luogo abbia ospitato un insediamento all’aperto risalente alla fase finale del Paleolitico e poi del Mesolitico.

    TREKKING IN GARFAGNANA – 3 itinerari imperdibili
    Per tutti gli amanti del trekking e dei paesaggi incontaminati, alle spalle del mare della Versilia si estende la Garfagnana, un territorio che offre dei bellissimi sentieri dove camminare a stretto contatto con la natura, respirando a pieni polmoni l’aria fresca e pulita a ridosso di due bellissime dorsali montuose: le Alpi Apuane e l’Appennino Tosco-Emiliano.
    Questa terra di leggende e paesaggi di rara bellezza, in provincia di Lucca, dista solo un’ora in macchina dal nostro hotel 4 stelle a Forte dei Marmi.
    Di seguito, vi proponiamo tre itinerari raccontati in ordine crescente di impegno per gli amanti delle passeggiate immerse nel verde. Pronto? Zaino in spalla, si comincia.
    1) Trekking Pania della Croce – Livello facile
    Natura e cultura, con un pizzico di mistero. Cosa chiedere di meglio? Questo itinerario della Garfagnana ti porterà dritto sulla cima della regina delle Alpi Apuane, la quarta montagna più alta del complesso montuoso: Pania della Croce, 1858 metri.
    Deve molto della sua popolarità al “Puntone in mezzo al Prato”, chiamato anche “l’Omo Morto” (vicino al Rifugio Rossi). La Pania della Croce, insieme ad altre tre montagne, forma infatti una figura che ricorda, vagamente, quella di un uomo sdraiato –l’Omo Morto- la cui pancia è rappresentata proprio dalla Pania.
    La leggenda narra che proprio sulla montagna, molto tempo fa, un pastore e una ragazza si giurarono eterno amore. Il giovane pastore, da sempre affascinato dal luccicante mare blu della Versilia ammirato dall’alto di quelle cime, decise un giorno di partire e dirigersi sulla costa.
    La ragazza restò sola sulla cima della montagna ad aspettare il suo ritorno.
    Nel mentre, un altro pastore si innamorò di lei. La fanciulla rifiutò le sue attenzioni nella speranza di veder tornare presto il suo amato.
    A causa del sentimento non corrisposto, il secondo pastore invocò l’aiuto del cielo per placare i tormenti dell’innamorata. Il giovane si sedette e venne trasformato in un gigante di pietra, in modo tale da impedire alla ragazza la vista del mare che le provocava tanto dolore e malinconia.
    L’itinerario di Pania della Croce è ricco di fascino e mistero, dura circa tre ore e parte, preferibilmente, dal Piglionico Rifugio Rossi.
    2) Trekking Monte Prado – Livello intermedio
    Se l’altezza è il tuo forte, ecco l’itinerario della Garfagnana che fa al caso tuo. Questa camminata ti porterà sulla vetta della montagna più alta di tutta la Toscana: quella del Monte Prado, a 2054 metri.
    Siamo sull’Appennino Tosco Emiliano. Il paesaggio, punteggiato di verde, si distende sinuosamente intorno al monte.
    Proprio in mezza alla natura, si trova il Lago della Bargetana, circondato da pascoli erbosi frequentati dai pastori e dai loro greggi.
    Non lontano, puoi scorgere le pareti rocciose, dove trovano un rifugio sicuro le marmotte, avvistabili soprattutto nelle giornate di sole.
    Partenza e ritorno prevista al Casone di Profecchia. Tempo stimato del tragitto dalle 4 alle 6 ore. L’asticella si alza rispetto al precedente percorso: questo ha una difficoltà media.
    3) Trekking Monte Pisanino – Livello pro
    Se sei un escursionista esperto: fatti avanti, questo è il tuo turno. Pronto a confrontarti col complesso percorso del re delle Alpi Apuane, il Monte Pisanino?
    Alto 1946 metri, può essere scalato solo da professionisti.
    Se lo sei, recati fino alla Val Serenaia e imbocca il sentiero numero 178.  Giungerai alla Foce di Cardeto. Da qui, scendi per circa 100 metri fino alla Buca della Neve.
    Riprendi fiato, prima di cominciare la salita fino alla vetta, nei pressi della quale ci sono la Foce dell’Altare e il Canale delle Rose.
    Da qui, godrai di un panorama stupefacente, che abbraccia tutta la natura circostante.
    Puoi percorrere questo sentiero, andata e ritorno, in circa 4 ore.

    #34713 Rispondi
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    Ospite

    Per chi volesse informarsi sulla sistemazione alberghiera (Euro 250 per sei persone per tre notti) può collegarsi al seguente indirizzo:
    https://www.turismo.garfagnana.eu/pianifica-il-tuo-viaggio/dove-dormire/ai-mulini-di-verrucole/

    #34714 Rispondi
    tribbio
    Ospite

    Tutte possibilità ed itinerari molto belli ed interessanti, però, dubito che riusciremo a farne qualcuno… mah, chissà…

    #34715 Rispondi
    68
    Ospite

    Consiglio di visitare questo sito per farsi un’idea dei costi del marmo:
    https://www.etsy.com/it/listing/483580149/marmo-in-pietra-per-intaglio-marmo

    #34716 Rispondi
    68
    Ospite

    Per un approccio alla scultura del marmo:

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