Opera promossa durante il XXIII viaggio annuale dei Torcoli. Il viaggio in omaggio al 150° anniversario dell’Unità di Italia toccava alcuni dei luoghi più significativi delle guerre di Indipendenza. Scevri da qualsiasi forma di patriottismo nazionalistico, i Torcoli erano mossi dalla necessaria riscoperta di valori di fratellanza e condivisione delle umane sorti. Alla vigilia del viaggio manifestavano comunque dubbi e timori sulle Genti del Nord, immaginando scenari ricolmi di Celti Padani, Forzitalioti e popoli dimentichi della propria lingua. Al contrario numerosi e fecondi furono incontri con uomini e donne che al subito sentir dell’italico idioma si riscoprivano fratelli. Rivivendo più e più volte le parole del Poeta: ” Quell’anima gentil fu così presta , sol per lo dolce suon de la sua terra, di fare al cittadin suo quivi festa” (Pur VI 79-81). Su questo meditando, e visitando luoghi sempre belli e rievocando caduti che in più forme onoravano la patria (Solferino, Vittoriale, Piazza della Loggia), i torcoli decisero di sciogliere all’urna un cantico.
Bella, è l’Italia!
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