Marco

Il Sommo Poeta, “Colui che da il Nome a Tutte le Cose”, il mentore… Lo abbiamo definito in molti modi, tutti riduttivi; ci ha sopportati per anni con pazienza imperturbabile; ci ha guidati e indirizzati ad una più ampia e profonda visione della vita e delle cose folli che essa contiene; ci ha accolti – giovanotti tronfi e ignoranti – e ci ha restituiti persone un po’ più adulte, più incerte e perciò un po’ più libere. Ci ha lasciato insegnamenti fondamentali, che ancora oggi ci portiamo dentro: che Eleonora ama Renato, che il casco e gli specchietti sono obbligatori, che quando c’è Ciappi c’è tutto, che Bigio vede Gesù… E ci ricorda sempre che, in fondo, tutti noi “ci siamo stati, ci siamo stati” e che, alla fine dei giochi, non c’è rimasto più niente…

Splendente aspetta un’illuminazione dal Poeta  

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Un ricordo

Un giorno, mi sembra insieme a Prete, andammo con Marco sul Monte Tezio, come al solito improvvisati, senza attrezzatura e abbigliamento adatti. Quella volta Marco aveva mostrato un interesse che raramente gli capitava di avere, e ci lasciammo guidare, incoscienti, e arrivammo quasi con il buio ad una parete di roccia, (tornammo con il buio, e non so come riuscimmo a trovare la macchina, tra molti rischi l’unica indicazione che seguivamo era di scendere verso il basso; una delle tante follie!). A quella parete, però, trovammo una lapide che Marco ci mostrò orgoglioso, contento di essere arrivato lassù. (68)

 

 

 

 

Foto ricordo: horror, noir, lavapiatti, Città della domenica, Italia in miniatura, WalterFusiFusiWalter.

 

 

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