Storia complesso di Montecorona

L’eremo di Montecorona, si trova poco distante dalla città di Umbertide in contesto isolato.
Nato nel XVI secolo, sulla cima del monte- a 700 m. in una foresta di abeti e castagni- ebbe sempre un legame stretto e profondo con l’abbazia di San Salvatore al quale era collegato da una strada mattonata: se il primo era il centro della vita religiosa, l’abbazia era sede delle attività economiche e rifugio per i monaci vecchi e malati, non più in grado di rispettare le severe regole della vita eremitica.
Costruito a partire dal 1530, fu destinato ad ospitare quel ramo dei Camaldolesi, gli eremiti di san Romualdo, che volevano appunto riavvicinarsi allo spirito eremitico.
Il complesso, che si compone della chiesa settecentesca con decorazioni in stucco e delle casette dei monaci, divenne con la soppressione degli ordini religiosi proprietà laica e costituì un sicuro rifugio nei periodi di guerra.
Attraversò poi un periodo di totale abbandono fino a quando, nel 1981, quattro monache della  famiglia monastica di Betlemme, dell’Assunzione della Vergine Maria e di san Bruno giunsero in questo luogo e cominciarono l’opera di ristrutturazione.
Nove anni dopo, nel novembre 1990, le monache fondarono un nuovo monastero nel quale si trasferirono nei pressi di Mocaiana, una frazione di Gubbio.
Da allora sono a Montecorona i monaci dello stesso Ordine, circostanza che ha reso – almeno per il momento (e nonostante le note accuse rivolte ai Torcoli) – ormai inappetibile qualunque gita di obiettori al lontano eremo.

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Abbazia di Montecorona

Eremo di Montecorona

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