Biondi

Storico ritrovo per recuperatori, smaltitori e torcoli, sito in località Ponte San Giovanni di Perugia. Inizialmente amato dai Torcoli a causa di un increscioso equivoco (si pensava che il nome fosse “Bionde” e che indicasse un night in stile ungherese), tuttavia poco a poco si conquistà, insiema alla mitica FMB, un posto privilegiato nel loro cuore. Comunque con il tempo i Torcoli, per non fare torto a nessuno, divisero i loro favori tra FMB e Biondi riservando al primo principalmente lo scarico di carta e cartone e apprezzando il secondo soprattutto per i metalli ed altri materiali di recupero.

Strani fenomeni

Si racconta che nel punto di raccolta dei materiali usati di Biondi siano accadute storie molto strane. Pare che il signor Pioppi, uno storico dipendente della mitica azienda, abbia subito dei processi di mutazione che sono ancora allo studio dei più rinomati scienziati del pianeta nella segretissima area 69 e che lo avrebbero reso immune al tetano. Il fatto cominciò a diventare di dominio pubblico sul finire degli anni ’80 del secolo appena trascorso: quest’uomo avrebbe per anni operato senza l’uso di guanti tra lamiere arrugginite e stracci putridi, vantandosi poi di non aver mai fatto uso di disinfettanti  e cerottini. La cosa assunse una veste di credibilità quando anche i Torcoli, venuti a contatto con il sito di stoccaggio citato e notoriamente adusi alla sporcizia (pare che alcuni Torcoli non abbiano mai cambiato le lenzuola nell’arco dei 20 mesi, spesso mangiavano sui piatti puntualmente non lavati del pasto precedente), si accorsero di essersi immunizzati alle più normali malattie da contatto con materiali insalubri. E’ stata comunque di recente avanzata l’ipotesi che proprio la torcolaggine sia il risultato di questo prolungato contatto con ambienti contaminati. Ma studi più accreditati sostengono sia il risultato di un processo di autoimmunizzazione da sostanze come la tiriduzzità, la santantonità, la cuschità.

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